In adolescenza a causa dei grandi e repentini cambiamenti che i ragazzi attraversano possono presentarsi alcuni rischi, tra cui l’autolesionismo, la cui incidenza è più alta proprio in questa fase di vita.
Cos’è l’autolesionismo? E’ un danneggiamento del proprio corpo attraverso lesioni autoinflitte dirette e intenzionali. Sono molte le modalità con cui ci si può far male e molte le cause alla base di questi comportamenti, oltre ad esserci diversi gradi di gravità dell’auto-danneggiamento. Tra le condotte autolesive, si possono distinguere tre principali categorie: condotte di auto-danno (ad esempio l’abuso di sostanze psicoattive), condotte di auto-avvelenamento (ad esempio l’ingestione di sostanze tossiche) e le condotte autolesive (come tagliarsi e bruciarsi).
In adolescenza, l’autolesionismo è spesso associato a depressione, stress, ansia, disturbi della condotta, abuso di sostanze, a relazioni familiari disfunzionali, isolamento sociale e basso rendimento scolastico.
Alla base di queste condotte, possono esserci molteplici cause e spesso le aspettative ad esse legate si riconducono alla ricerca di un sollievo di fronte a sensazioni o pensieri negativi, di una soluzione di fronte a difficoltà interpersonali di vario tipo ed infine, alla ricerca di una sensazione positiva. Pertanto, l’autolesionismo in alcuni casi si presenta come una strategia di coping, lì dove per affrontare uno stato emotivo indesiderato e difficile da gestire si sposta l’attenzione su un dolore fisico che risulta maggiormente controllabile. In altri casi, l’autolesionismo si presenta come una punizione autoinflitta o come una forma di comunicazione del proprio disagio.
Come affrontarlo? Spesso i genitori possono trovarsi in difficoltà di fronte a queste condotte e non sapere come affrontarle. E’ sicuramente utile rivolgersi ad un professionista che possa intanto dare una corretta informazione e al tempo stesso, fornire al ragazzo uno spazio di ascolto dove poter lavorare sulla regolazione emotiva, sullo sviluppo di una maggior consapevolezza dei pensieri e delle emozioni alla base di certe condotte e sulle strategie per far fronte ad esse.