L’Intervento Abilitativo Domiciliare, come quello scolastico, ha l'obiettivo di favorire un’integrazione ed un’omogeneità del lavoro svolto nei contesti di Parent Training ed ambulatoriale,
diretto principalmente all’acquisizione di abilità cognitive, comunicative e relazionali. Tale intervento fornisce ai bambini e ragazzi un sostegno nel contenere le emozioni che emergono nelle situazioni che creano loro maggiore difficoltà (angoscia, frustrazione, rabbia, ecc.), grazie allo stabilirsi di una relazione della quale il bambino (o ragazzo) possa fidarsi, per poi accompagnarlo, gradualmente, verso situazioni che suscitino in lui quelle stesse emozioni, alla presenza di un adulto che riesca a contenerle.
Infatti, il rapporto costante, con lo stesso operatore di riferimento permette di fondare la relazione, innanzitutto, sulla fiducia reciproca, sostenendo il bambino (o ragazzo) nello sperimentare la propria capacità di affidarsi e lasciarsi andare nel rapporto educativo e personale con l’adulto, con la possibilità di generalizzare le caratteristiche e le risorse di tale relazione, a tutte le altre che il bambino instaura nella vita quotidiana.
A ciò si aggiunge anche il sostegno allo sviluppo di una modalità comunicativa funzionale ed adeguata alle diverse capacità dei bambini, aiutandoli nell’utilizzo del linguaggio verbale oltre che di quello comportamentale, scoraggiando il ricorso dei bambini ad atteggiamenti e risposte non adeguati, e procedendo alla lettura del senso di ogni comportamento, fornendo loro uno spazio di accoglienza per le proprie emozioni e la conoscenza e l’acquisizione di modalità alternative di risposta e comunicazione del proprio stato d’animo.
Infine, tale intervento consente di stimolare maggiormente l’acquisizione di abilità di autonomia ed integranti, rivolte alla cucina, alla cura dei propri oggetti e degli indumenti, alla pulizia ed all’ordine degli ambienti domestici Un altro obiettivo consiste nella strutturazione di momenti di socializzazione, sia all’interno del contesto domestico, attraverso attività di gioco e di scambio con l’operatore, che all’esterno, attraverso uscite e visite in luoghi di condivisione ed incontro quali: parco giochi, negozi, supermercati, attrezzature sportive, luoghi di ricreazione e svago, osservando le modalità comportamentali dei bambini, le loro preferenze e i comportamenti nuovi che emergono.
Il lavoro svolto da ogni operatore viene supervisionato, attraverso un incontro mensile di supervisione tecnica e relazionale in gruppo, che consente, oltre alla messa a punto dell’intervento abilitativo vero e proprio, la condivisione e la trasformazione dei vissuti degli operatori, nella relazione con i bambini e i ragazzi, con le famiglie di riferimento e nel gruppo stesso degli operatori.