Il PEIAD a scuola ai tempi del Covid

In questi mesi ci siamo dedicati a sostenere i bambini, i ragazzi e le famiglie attraverso gli interventi online,

anche nella collaborazione con le scuole in cui lavoriamo come assistenti specialistici e con cui collaboriamo come psicologi attraverso le consulenze scolastiche.

La Didattica a Distanza è stata una novità per tutti, che ha corso il rischio di spiazzare e rendere ancora  più grandi le difficoltà già presenti. Abbiamo compreso ancora di più come la presenza di una figura educativa specializzata di riferimento  non sia solo una possibilità, ma una necessità dei bambini e dei ragazzi, che fa da motore ad ogni apprendimento.Nella collaborazione con alcune scuole, il lavoro che abbiamo avviato a marzo con gli interventi domiciliari da remoto ha dato la possibilità ai bambini e ai ragazzi di conoscere il mezzo della comunicazione online e arrivare alla didattica a distanza con una conoscenza pregressa, e questo ha dato l’occasione di raccogliere bei risultati, qualche volta all’inizio insperati.Come assistenti specialistici, abbiamo sostenuto i bambini e i ragazzi nel trovare un modo nuovo di partecipare alle lezioni scolastiche, sostenendoli nel seguire le lezioni, facendo delle sessioni individuali per poter potenziare le abilità cognitive e quelle relazionali, trovando con loro degli spazi di sostegno e condivisione pomeridiana in cui poter elaborare non solo la nuova metodologia didattica, ma anche i vissuti che sono emersi durante questo periodo di emergenza sanitaria. In molti, hanno condiviso la voglia di tornare a scuola, anche tra i loro compagni.Come consulenti, abbiamo sostenuto gli insegnanti, riorganizzando l’orario in base a quelle che sono le  possibilità dei bambini e dei ragazzi, prevedendo attività strutturate ad hoc, con i supporti migliori per ogni necessità; abbiamo strutturato bene il tempo e cercato di fornire strumenti perché non andassero perse le acquisizioni relative alla socializzazione ed alla relazione, che in questi mesi hanno sofferto di più come aree di sviluppo di ogni bambino e ragazzo. Abbiamo visto famiglie che si sono impegnate al massimo delle loro capacità e non finiremo mai di ringraziarle per il loro impegno.Abbiamo anche visto emergere risorse e talenti che non avevamo ancora visto in bambini e ragazzi, e i ragazzi stessi hanno condiviso di aver scoperto aspetti di sé che non pensavano di avere, hanno scoperto che ci può essere vicinanza anche nella distanza, e paradossalmente questo tipo di didattica ha reso più accessibile le materie a quei ragazzi che non riuscivano a seguire tutto l’orario scolastico o che avevano bisogno di un tempo di apprendimento maggiore.I ragazzi, le famiglie e le scuole hanno scoperto delle autonomie nei ragazzi che non sarebbero emerse in una situazione diversa, come la capacità di avviare una videochiamata…e anche chiuderla (a volte, magari un po’ anche in anticipo!). Possiamo dire che alcuni hanno fatto di necessità virtù.Nella nostra esperienza, abbiamo portato la possibilità di riuscire lì dove non si vedevano strade, abbiamo visto giorno dopo giorno, in sinergia con gli insegnanti, dove riuscivamo ad arrivare e dove era invece opportuno fermarsi.